Ballottaggi amministrative 2016 chi ha vinto e chi ha perso.
Ballottaggi amministrative 2016, ecco la situazione spiegata in 10 punti.
- Alle amministrative 2016 c’erano più candidati che elettori.
- La macrotendenza è quella di marciare separati per colpire uniti, ma l’apparente “indipendenza” è stata agevolmente smascherata da un elettorato che sul territorio è più attento di quanto non lo sia per politiche ed europee.
- Matteo Renzi dovrebbe dimettersi da segretario. E’ impensabile che un Premier possa avere l’agenda impegnata dal suo partito quando deve pensare ad un intero Paese.
- Matteo Salvini è un fenomeno di poco conto. Gli unici due temi affrontati sono: pensioni-Fornero e immigrazione. I due temi fanno breccia nel 16% dell’elettorato. Con questi numeri finisci che perdi anche la capitale leghista, Varese.
- Le liste civiche hanno rappresentato il 70% delle candidature, segno che i partiti non hanno credibilità sul territorio.
- Gli italiani votano per partito preso. Se sei di tradizione centrodestra voterai Movimento 5 Stelle per andare contro il centrosinistra e viceversa. Mai come questa volta tra i due litiganti…
- Il M5S al primo turno è riuscito ad andare in 20 città al ballottaggio. Di questi 20 scontri ne ha vinti 19, è la riprova del punto 6.
- Sala può essere davvero l’uomo giusto per rilanciare l’offerta di centrodestra, ops, volevo dire Parisi.
- Roma per il M5S rischia di essere la disfatta di Canne, nella situazione in cui versa la Capitale è impossibile non bruciarsi, e lo sa bene Renzi che ha messo un grillino sbiadito sulla graticola, buttando via Marino, passando la patata bollente al M5S. Consiglio: i fuochi d’artificio sparateli all’inizio, non alla fine.
- Fassino porta sfiga.
Chi ha vinto e chi ha perso è più facile dirlo dopo il turno di ballottaggi amministrative 2016. Al primo turno il voto molto frazionato si è distribuito tra centrosinistra (con le sue liste civiche) e centrodestra (idem). Il M5S ha avuto il coraggio di non partecipare in tutte le Città, bocciando liste poco chiare (per usare un eufemismo) ma al primo turno le 5 stelle poco hanno brillato. Lo hanno fatto eccome al ballottaggio dove hanno stravinto, e non come si pensa erroneamente conquistando Roma. Politicamente il colpo più pesante è Torino, chiedere a Renzi per conferma. Al di la dello schieramento, in bocca al lupo a tutti gli eletti, ed una raccomandazione: gioite meno, non avete vinto un premio, vi siete accollati una responsabilità enorme, c’è poco da stare allegri con la situazione in cui versano le nostre Città.