Costruire una campagna elettorale, le 4 P del marketing politico : persone, programma, politico, partito.
Costruire una campagna elettorale oggi che viviamo nel tempo della campagna elettorale permanente , un tempo in cui i partiti ed i loro esponenti sono alla continua e costante ricerca di consenso è sempre più complesso. Sollecitati dalla innumerevole produzione di sondaggi elettorali, spesso così rapidi da prevedere un campionamento assolutamente insufficiente (soprattutto su scala nazionale) , i partiti fanno attenzione a qualsiasi evento, dibattito, legge varata, emendamento proposto che può apportare una variazione del famoso ” zero-virgola” la lancetta del consenso-dissenso.
Allora come costruire una campagna elettorale di questi tempi ?
Costruire una campagna elettorale significa intanto ragionare su un’ottica “permanente” ma al contempo deve resistere alle spinte di sondaggi ed eventi. La coerenza paga, sempre. Una campagna amministrativa sarà diversa da una corsa alle regionali o alle politiche. Analizzare il contesto, conoscerlo, è il primo obbiettivo, in questa fase il sondaggio, ben strutturato e campionato in base alle esigenze del committente, potrà rivelarsi valido. E’ consigliabile fare un’unica analisi iniziale e monitorare mensilmente le evoluzioni (non settimanalmente è uno spreco di risorse e non ha alcun senso in termini di variazioni). L’analisi fatta ci permetterà di conoscere elettorato, il suo modo di informarsi, strumenti per raggiungere il target, posizionarsi davanti a diverse categorie di elettori, conoscerne problematiche e opportunità.
Una campagna elettorale richiede l’attivazione di strumenti di comunicazione che, come riporto nel mio libro, sono vari e tutti necessari, nessuno escluso. Newsletter, presenza in pubblico ed in tv, social, blog, radio, sono alcuni strumenti di comunicazione validi per veicolare i propri valori, il proprio programma e promuovere il proprio partito.
Sintetizzare come costruire una campagna elettorale in un post è assolutamente impossibile, fondamentale però è riconoscere alcuni punti da cui partire, le leve fondamentali: politico, programma, persone (elettorato), partito. Prendiamo in considerazione 5 punti che reputo fondamentali per la costruzione di una campagna elettorale efficace.
1- Analisi dell’elettorato. Una buona analisi demografica è la base di partenza. Ad essa si devono affiancare dati sociografici che indichino tendenze, scolarizzazione, metodi di acquisizione delle informazioni e altri fattori che inquadrino al meglio il proprio interlocutore.
2- Posizionamento del partito. Ogni partito ha un posizionamento presso uno specifico target elettorale. Riuscire ad ottenere un posizionamento valido presso più target significa avere un messaggio (tradotto nel simbolo, nel candidato(i), nel programma ecc.) efficace per comunicare a elettori differenti per ovvie e naturali variabili personali.
3-Coerenza del politico. Il candidato deve essere capace di veicolare con coerenza un messaggio unico quanto trasversale. Cangiante, camaleontico ma coerente, contraddizione? No, un ottimo candidato deve essere capace di parlare con chiunque, adeguare il suo modo, il suo stile, mantenendo però immutata la sostanza.
4-Comunicare il programma. Spesso sottovalutato, il programma elettorale rappresenterebbe nel marketing tradizionale la leva del prodotto. Ciò che viene acquistato direttamente dall’elettore è proprio il programma. Un buon programma deve rappresentare un breve elenco puntato che pone soluzioni fattibili, evidenti e condivisibili a problemi presenti sul territorio e presso l’elettorato.
5- Buona politica. L’elettorato ha compreso da ormai un decennio che il candidato-partito spesso si propone bene solo comunicativamente con “le solite promesse”, bravo nelle parole non nei fatti, buono nella forma non nella sostanza. Avendo compreso tutto ciò siamo arrivati a livelli di astensione che impone interrogarsi su: sono/posso essere un buon politico? posso davvero agire con passione e credo per il bene della collettività che andrà alle urne? Se così non fosse il consiglio è uno solo: restatene alla larga e trovatevi un lavoro.
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