Web politica ecco gli #EpicFail , 5 indicazioni per riparare ai danni.

Web politica e comunicazione elettorale on line, quando la gaffe diventa epic fail.

Nella  web politica ogni errore si paga caro. Una battuta fuori luogo, un gestaccio, un comportamento sopra le righe, può comportare un notevole disagio, specie se ci si limita a far scendere il silenzio senza porre rimedio.

Sovente assistiamo ad #EpicFail che si palesano su internet dove, se mai ce ne fosse bisogno di ricordarlo, nulla si cancella e tutto appare indelebile, quando, anche a distanza di tempo, c’è qualcuno pronto a farcela pagare. Nel libro Epic Fail, due anni di disastri social  di Valentina Spotti vengono raccolti alcuni casi che possono far riflettere ma soprattutto fanno scuola nel campo politico e ci consegnano  modi in cui è preferibile non agire.

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L’ultimo #EpicFail in ordine di tempo è quello dello staff di Beppe Grillo non nuovo all’approssimazione e all’improvvisazione. Il tweet che sembra mettere sullo stesso piano topi, spazzatura e clandestini viene (poco) prontamente modificato.

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Il risultato è ovvio. Postare e poi modificare/cancellare è come sparare e cercare di fermare il proiettile.

Allora quando si svolgono attività di web politica è meglio tenere a mente delle indicazioni opportune:

  1. Pensaci bene e rileggi 10 volte prima di postare
  2. Una volta commesso l’errore cancellare non serve a nulla. La modifica va bene ma non senza pubblicare ufficiali scuse per errore (spiegandone una buona ragione).
  3. Utilizzare un #EpicFail con intelligenza ti può portare ad un #EpicWin , ragiona sul come rendere utile il disastro che hai combinato
  4. Se si tratta di valori, emozioni, credenze, spiega la tua posizione in una nota ufficiale
  5. Assumiti la responsabilità. “Colpa dello stagista”, “hanno frainteso”, “il non sono stato io” non funzionano.

A tutti capita di sbagliare ma perseverare…

Il Movimento 5 Stelle ha già fatto grandi passi in avanti (credo con un anno di ritardo circa, basti leggere le indicazioni che riportavo nel novembre 2014 e nei miei post dell’anno scorso ) ma ancora tanti ne deve fare.

Capita a tutti dicevo, anche ai maestri del tweet, supportati da staff di esperti della web politica

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Qui non si tratta di un vero e proprio epic fail quanto di un estremismo comunicativo. Il tentativo di perfezionismo porta ad usare il plurale di un inglesismo in una forma scorretta. A tal proposito unarticolo divertente quanto interessante ci mostra come dovremmo in questo caso utilizzare il plurale quando parliamo di bar-s- , per esempio.

Un estremismo che passa dall’ossessiva ricerca di perseguire lo storytelling intrapreso.  Parlare de#LaVoltaBuona e dell’ #Expo2015 , incantato da una “bella l’Italia che vince le sfide” in un contesto di malaffare, corruzione, indagini e problemi cronici con l’immigrazione, stride, ed a volte, il troppo stroppia.

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